27/01/09
















Questa settimana Il Chiosco invernale inaugura la sua attività espositiva con una mostra decisamente interessante:



giovedì 29 gennaio


"Some domestic objects" di Matthew Broussard



Inaugurazione Giovedi 29 gennaio dalle ore 19:30, con un aperitivo e due chiacchiere con l’artista. La sera stessa sarà possibile cenare al Chiosco, prenotando al 3479681009



La mostra rimarrà aperta dal 29/01 al 22/02 tutte le sere (dalle 19:00 alle 24:00) dal mercoledi alla domenica. Ingresso libero riservato ai soci.



“Some domestic objects”, personale dell'artista statunitense Matthew Broussard, raccoglie 10 lavori in tecnica mista, tra cui due tele da 2,5mt, lastre metalliche, acquerelli su carta e lavori su tavola.Con questi lavori Matthew ci invita, attraverso la rappresentazione di alcuni oggetti a lui familiari, ad entrare cautamente nel suo mondo. Non per farci conoscere i suoi oggetti – operazione evidentemente di superficie - ma per farci ripercorrere le sue modalità dell’atto visivo e creativo. Il significato originario che lui attribuisce all’atto del vedere. La volontà di porre lo sgurdo e attivare il pubblico, non tanto sul mondo degli oggetti materiali, quanto sulla condizione del guardare e dell’osservatore.


Nella premessa ai suoi lavori, Matthew sottolinea la fragilità e la velleità dell’oggetto e dell’immagine (anche quella artistica), facilmente strumentalizzabile o adattabile a fini istituzionali, pubblicitari, artistici o retoricamente e ideologicamente politici. A sottendere che ogni volontà di ri-produzione linguistica non coincide, e anzi confonde su-i significati originari. Prendendo coscienza che l’artista contemporaneo è condannato a fluttuare dentro una condizione di ricerca della purezza, del senso e l’evidente “corruzione” del linguaggio contemporaneo, Matthew Broussard ci accompagna attraverso i suoi lavori, in questa corroborante passeggiata, partecipi dei suoi dubbi di testimone affidabile e ai suoi sguardi incendiari, che in fondo manifestano il disincanto nei confronti del mondo delle cose, dell’artista stesso. Disincanto che si esprime proprio attraverso il linguaggio, la rappresentazione di quegli oggetti comuni, quotidiani, ovvero, di quella realtà privata condivisa. L’immagine veloce di “Range” - trad. poligono- ne è un esempio. Nell’acquerello di copertina infatti, non sono gli oggetti… che si vedono. Ma un paesaggio. Una scena. La domanda che ti fai è: Qual è l’obiettivo? E ancora : Che cosa sto vedendo? Anche tu vedi quello che vedo io? Come se l’esigenza di far coincidere il significato alla forma sia disatteso. E’ il dubbio, che genera la forza dell’immagine stessa. L’autonomia simbolica del linguaggio genera la rappresentazione.Siamo coinvolti. Non perchè folgorati da un’intuizione, una visione spettacolare ma, perché, motivazioni e significati originali si ricreano nel quotidiano continuamene senza che noi ce ne accorgiamo. Matthew ,quasi religiosamente prova a raccogliere quei momenti, cercando di eludere quella retorica coincidenza tra forma-linguaggio e significato.

(M.Gallinaro)

---------------------------------------------------






Ecco il menu della settimana dell'Osteria Il Chiosco:


ANTIPASTI
Insalata tiepida di carciofi
Sformatino di fagioli neri e bacon
Sautè di cozze e vongole
Panino con gamberoni e crema di carciofi

PRIMI PIATTI
Bigoli al ragù
Risotto con pere e Roquefort
Trofiette al sugo di mare
Spaghetti alla Luciana
Spaghetti alle vongole veraci

SECONDI PIATTI
Tagliata di manzo al rosmarino
Lonza allo Champagne
Piatto di verdure con Tortillas
Orata al cartoccio al profumo di agrumi
Trancio di spada alla siciliana
Gratin di Cape varie

Contorni di stagione

DOLCI
Tortino con cuore morbido di cioccolato
Mousse al limone
Delizia al caffè

Nessun commento: